COMUNICATO STAMPA
Da lunghi mesi un gruppo di lavoratori di Stemi Logistica (che fa parte
del Consorzio Carisma) occupati presso il cantiere Artoni di
Pievesestina (Cesena) sta lottando per ottenere il reintegro dopo che 28
di loro sono stati licenziati ad inizio estate per aver avanzato
richieste migliorative del loro ambiente di lavoro e per essere per la
maggior parte tesserati del sindacato ADL Cobas.
Con scioperi, presidi, picchetti all’esterno di Artoni e delle altre
aziende clienti di Stemi, questi lavoratori stanno portando avanti una
dura vertenza che li vede mettersi in gioco direttamente.
Ad oggi, le richieste di questi lavoratori non sono state ancora
soddisfatte. Anzi, in questi giorni di festività natalizie hanno dovuto
organizzare un presidio permanente in piazza del Duomo a Cesena per
ottenere il pagamento delle tredicesime a loro spettanti che l’azienda
ancora non aveva liquidato. Solamente alla vigilia di Natale, forse in
uno slancio di buonismo natalizio (ma molto più probabilmente per la
lotta dei lavoratori che avevano iniziato uno sciopero della fame)
l’azienda si è decisa a concedere gli stipendi arretrati. Lo sciopero
della fame intanto è stato sospeso mentre continua ad oltranza per tutto
il periodo delle festività il presidio in piazza Duomo a Cesena per
ottenere il reintegro.
Nel frattempo sono arrivate come regalo di Natale una dozzina di
procedure per l’attivazione della misura di foglio di via dal territorio
di Cesena contro delegati sindacali dell’Adl Cobas, nonché contro
attivisti e solidali che avevano partecipato o anche solo presenziato
alle iniziative dei lavoratori in lotta. Due di queste procedure sono
arrivate anche a due compagni attivi da anni nella gestione e nelle
iniziative dello Spazio Libertario “Sole e Baleno” di Cesena, che il 30
ottobre scorso, in occasione dello sciopero nazionale della logistica,
sapendo del picchetto sindacale davanti alla società “Centrale Adriatica
Soc. Coop” (cliente di Stemi) erano passati a dare la propria
solidarietà ai lavoratori della Stemi-Artoni. É bastato questo per
essere denunciati dalla Digos per il reato di violenza aggravata nei
confronti dell’azienda (denuncia tra l’altro non ancora notificata ai
compagni) e essere proposti per il foglio di via. Due compagni – una
compagna ed un compagno – che abitano in provincia di FC e che a Cesena
hanno sempre fatto attività politica e culturale e che certo non hanno
intenzione di abbandonare le loro attività e il loro
spazio perché un questore in pieno delirio di onnipotenza ha deciso
così.
Queste misure intendono colpire, in modo evidente ed anche vigliacco, la
solidarietà portata da più parti a questi lavoratori ed è vergognoso che
ancora una volta la Questura di Forlì e soprattutto il questore,
Salvatore Sanna, ricorra a questi mezzucci per ridurre al silenzio ogni
voce minimamente dissonante. Un questore col pallino dei fogli di via,
dato che da quando è arrivato a Forlì ha cominciato a distribuirli come
caramelle a quanti fanno attività politica sul territorio provinciale,
dagli anarchici agli antifascisti, passando per i lavoratori in lotta e
le loro organizzazioni sindacali.
Di fronte a questo stillicidio continuo è impensabile non prendere una
posizione precisa. Quando è in pericolo la libertà di alcuni è in gioco
la libertà di tutti. Occorre far sentire chiara la propria voce: diciamo
basta ad una repressione sistematica nei confronti delle lotte sociali
in questa provincia; diciamo basta a misure che sono intrinsecamente
fasciste e che possono colpire tutti, in ogni momento.
Come Spazio Libertario “Sole e Baleno” di Cesena, e come altri gruppi
solidali hanno fatto in questi giorni, ci schieriamo a fianco di tutti
coloro che hanno subito queste misure preventive di polizia, così come
ci schieriamo coi lavoratori della Stemi-Artoni in lotta contro lo
sfruttamento padronale.
Con una promessa: chi tenta di spezzare le lotte e i rapporti solidali
con denunce e fogli di via non l’avrà mai vinta!
Spazio Libertario “Sole e Baleno”
sobb. Valzania 27 Cesena (FC)
www.spazio-solebaleno.noblogs.org