SINAPSI POST-ESTIVE E NUOVI INCONTRI…
PROSSIME FRIZZANTI INIZIATIVE ALLO SPAZIO LIBERTARIO “SOLE E BALENO”
per chi ancora non lo sapesse, in ogni occasione la formula è immancabilmente la stessa:
dalle ore 20.00 ritrovo, aperitivo, chiacchiere e cena conviviale (senza sfruttamento animale!)
a seguire, dalle 21.00 in poi, inizio serata con presentazione, dibattito, concerto, ecc.. a seconda dei casi!
ecco cosa bolle in pentola ora come ora:
VENERDì 21 SETTEMBRE
presentazione del libro:
“CLANDESTINO ITALIANO. DIALOGHI E MONOLOGHI SU COLONIALISMO E IMMIGRAZIONE”
Andrea Pizzorno, ed. Sensibili alle Foglie 2017
a seguire dibattito aperto
Un testo teatrale, poetico e saggistico allo stesso tempo, nel quale l’Autore ripercorre i crimini compiuti durante la colonizzazione italiana in Africa e nel corso delle due guerre mondiali, “perché quei crimini ci hanno permesso di diventare uno dei Paesi più ricchi e potenti del mondo”, e propone riflessioni critiche sul modello di sviluppo di questo Paese. I dialoghi e i monologhi proposti, in maniera semplice e diretta, raggiungono il cuore del problema: “Il capitalismo moderno, la nostra ricchezza, il predominio occidentale sul mondo… tutto è cominciato con la tratta degli schiavi neri. Abbiamo maggiore progresso, maggiore cultura, maggiore rispetto dei diritti umani, dei nostri diritti umani. Liberté, égalité, fraternité. Sì, per noi, ma non per gli altri. Gli altri possono pure crepare in mare: sono nostri schiavi. Abbiamo conquistato il mondo, abbiamo rubato tutto quello che era possibile rubare (e lo facciamo ancora), abbiamo reso schiavi i suoi abitanti e li abbiamo messi gli uni contro gli altri, acutizzando le rivalità esistenti o fomentando nuovi odii. Tutti noi traiamo beneficio da queste atrocità. Noi consumatori. Noi consumatori che abitiamo nei Paesi ricchi, siamo i veri mandanti di questi orrori, e più sprechiamo, più compriamo cose inutili, più buttiamo nella spazzatura cose ancora utilizzabili, più le nostre mani si sporcano di sangue”.
DOMENICA 30 SETTEMBRE
presentazione del libro:
“FARE DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO. LA SPETTACOLARIZZAZIONE DELLA DROGA”
di Afshin Kaveh, ed. Sensibili alle Foglie 2017
a seguire dibattito aperto
Istituzioni, giornalisti, professori, medici, psichiatri, recuperatori, tecnici, esperti, analisti, proibizionisti, legalizzatori, opinionisti. Ogni personalità spende sulla droga mille parole semplicistiche e mille ipocrisie, coricandosi sul mito del drogato. Le voci si incrociano. Le penne si scontrano. Legalizzare, depenalizzare, liberalizzare, proibire. È la battaglia delle tifoserie, il cui interesse è tenere la droga all’interno dei rapporti di produzione capitalistici. Facendo abilmente di tutta l’erba un fascio ci si dimentica che, prima di tutto si dovrebbe liberare la droga stessa dalla sua rappresentazione all’interno dell’immaginario creato dalla società delle dipendenze, degli spettacoli e dei consumi. Disintossicarsi, certo, ma dalle logiche neomoderne di una data sovrastruttura sociale e politica che continua a fare della droga non solo la merce col più alto tasso di plusvalore in assoluto, ma anche una delle merci col più alto contenuto di ideologie, immagini e spettacoli. Una divinità coercitiva, annichilente e assuefacente, non per la sostanza di cui è fatta, essenzialmente di futile qualità e misero valore, ma piuttosto per la spettacolarizzazione di ciò che riveste e rappresenta: un rapporto funzionale nel ruolo autoritario del dominio politico e del controllo sociale. Questo saggio, di impronta situazionista, propone una chiave di lettura che, in prospettiva, possa destituire, decostruire, demistificare, demitizzare e svestire la droga dalla rappresentazione datale all’interno dei gangli vitali del capitale. La droga è sempre esistita, intessuta con la storia dell’umanità e della sua spiritualità, ma da quando ha preso posto sopra al palco dello spettacolo?
MERCOLEDì 3 OTTOBRE
una serata sulla Resistenza Mapuche e non solo!
“DAL WALL MAPU ALLA PUGLIA. POPOLI UNITI NELLA LOTTA”
concerto acustico e aggiornamenti dai territori Mapuche in Cile e in Argentina
testi e musica di Nico Losito & Pippo Marzulli. Rete in difesa del popolo Mapuche
Dal Wall Mapu alla Puglia, popoli uniti nella lotta è un viaggio nella cosmogonia, nella spiritualità, nella quotidianità e nelle vicissitudini politiche del popolo Mapuche. In questo concerto acustico di cantautorato e poesia non ci sono dei ruoli statici, testo e musica si fondono alternandosi con momenti teatralizzati pur non perdendo mai di vista la centralità della lotta anticapitalista e delle vicende umane che la compongono. Oggigiorno qualsiasi notizia, anche la più cruenta, ci scorre davanti agli occhi senza lasciare traccia, l’obiettivo di questo spettacolo è quello di riumanizzare le notizie, i comunicati, le campagne di solidarietà, attraverso i volti, le voci, le speranze e i sogni dei tanti martiri della resistenza Mapuche. L’altro obiettivo di questo spettacolo è quello di denunciare e smascherare il vero volto del capitalismo estrattivista, soprattutto nella figura di Benetton, che non è progresso e benessere ma solo morte e distruzione, contrariamente a ciò che ci viene propinato attraverso le curatissime campagne pubblicitarie antirazziste ideate da Oliviero Toscani, che con diabolica lucidità puntano a far assurgere l’imprenditore italiano al ruolo del difensore dei diritti umani nell’opinione pubblica mondiale e contemporaneamente a coprire il genocidio di una popolazione ancestrale in corso da più di vent’anni.
spargi la voce e non mancare!!!
a brevissimo le locandine sia formato muro che formato web