10 GIORNI ANTIFASCISTA!!!
RI-CONOSCI IL FASCISMO
CONTINUA A R-ESISTERE
10 giorni per ribadire l’importanza
della Resistenza a vecchi e nuovi fascismi.
Oggi più che mai è di fondamentale urgenza collettiva non soltanto recuperare e mantenere vivo quel percorso di memoria storica che attraverso decenni di resistenza ha opposto lotte ed anticorpi ai peggiori rigurgiti nazifascisti.
Ri-conoscere il fascismo significa ri-conoscerne, nel quotidiano, dinamiche e ritraduzioni, strategie e connessioni (in ogni condizione, contesto e territorio). Non a caso la storia ripete i suoi copioni. E proprio in periodi di “crisi economica” il terreno diventa nuovamente fertile per tutti quei processi di imbarbarimento
e fascistizzazione socio-culturale. Processi e dispositivi elaborati ad hoc: razzismi e politiche dell’esclusione, nazionalismi in nome di “purezze” identitarie, criminalizzazione di ogni forma di dissenso, isolamento dell’individuo e costruzione mediatica di capri espiatori verso cui convogliare l’insoddisfazione di masse ridotte a “sacrifici, lacrime e sangue”. Cupe strategie finalizzate a
conservare tutti quei privilegi politici ed economici di un potere autoritario e capitalista sempre più organico a banche e finanza mondiali.
Ri-conoscere i fascismi, oggi, significa per noi riappropriarsi di tutti quei momenti e di tutti quegli spazi di solidarietà collettiva nei quali confrontare/discutere priorità e necessità trasversali e ri-costruire pratiche e soluzioni dal basso. Perché ogni forma di dominio sull’esistente possa definitivamente scomparire. Da qui la necessità di organizzare, attraverso la
rete “Romagna mia”, una 10 giorni di confronto e dibattito sui temi del fascismo e
dell’antifascismo, sotto diverse angolazioni e plurime modalità, al fine di trovarsi più preparati e forti nella lotta.
VENERDI’ 12 APRILE
presso la Sala Bacchilega, Centro Sociale Castellano
V.le Umberto I 48, Castel Bolognese
DAL PORRAJMOS AI NUOVI GHETTI: L’APARTHAID PERMANENTE DEL
POPOLO ROM. (Incontro e dibattito ore 20.15)
Dopo la persecuzione e lo sterminio su base razziale di Rom e Sinti durante il regime nazifascista, permane ancora per questo popolo una condizione di segregazione sociale e di isolamento fisico e relazionale. Una minoranza confinata ai margini di questa società, costretta ad una R-esistenza nei nuovi ghetti istituzionali concepiti dall’antiziganismo dei nostri giorni.
I campi nomadi sono l’ennesimo prodotto di un pregiudizio etnico, il risultato dell’istituzionalizzazione, della segregazione e della discriminazione istituzionale che si consuma nelle nostre città tra l’indifferenza di molti… oggi come allora.
Ne parliamo con: Dimitris Argiropoulos, docente di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, autore di saggi e ricerche sulla cultura del popolo rom.
Iniziativa organizzata da: COLL. POL. NUOVE RESISTENZE
SABATO 13 APRILE
presso il CSA GROTTA ROSSA, via della Lontra 40, Rimini
ARDITI DEL POPOLO, ANTIFASCISTI DAL 1921.
Nell’estate del 1921 nacquero gli Arditi del Popolo, reduci della prima guerra mondiale che, staccatisi dall’associazione nazionale Arditi d’Italia, erano voluti confluire in un’organizzazione nata per contrastare lo squadrismo fascista e guidata dal simpatizzante anarchico Argo Secondari. Gli Arditi del Popolo
raccoglievano anarchici, comunisti, sindacalisti e chiunque volesse opporsi alla violenza fascista spesso foraggiata e coadiuvata dai reali gendarmi. Ricordando chi si oppose al fascismo nascente non si guarda solo indietro nella nostra storia,
ma si possono trovare le similitudini con la recente situazione italiana. Praticando l’antifascismo nato con gli Arditi si contrasta il nascente neofascismo, che nulla ha da invidiare al movimento da cui prende ideologie e simboli, né per intolleranza, né per crudeltà. Oggi come ieri, chi ha a cuore la giustizia sociale, è antifascista!
ore 18 – Presentazione e proiezione di “Siam del popolo gli Arditi” documentario a cura di Motta Andrea e Rasconà Paolo.
Sinossi: “Fondati per iniziativa di Argo Secondari, ex-tenente dei reparti d’assalto durante la prima guerra mondiale, nel 1921, gli Arditi del Popolo furono la prima espressione di resistenza popolare che si oppose con ogni mezzo al neonato squadrismo mussoliniano”.
a seguire – AperiCena vegan.
ore 21.00 – Presentazione del libro “gli Arditi del Popolo” di Andrea Staid.
“Ricordare il passato può dare origine ad intuizioni pericolose e la società stabilita sembra temere i contenuti sovversivi della memoria”
ore 22.00 – Concerto con Alessio Lega (intervallato da brani tratti dal libro “Gli Arditi del Popolo” di Andrea Staid).
DOMENICA 14 APRILE
presso la “piastra” del Parco “il Tondo” a Lugo
ore 14.30 – IL LUGHE’ ANTIFA CUP.
Mini campionato di calcetto per la libertà da ogni forma di fascismo e razzismo!
A seguire presso il CCA LUGHE’
ore 19.30 – AperiCena Vegana + proiezione di BANDITE, documentario del 2009 di Alessia Proietti sull’esperienza delle donne che dal ’43 al ’45 hanno combattuto nelle formazioni partigiane.
LUNEDI’ 15 APRILE
presso il CSA LA RESISTENZA
Ore 19.30 – Proiezione dello spettacolo teatrale MAI MORTI con Bebo Storti, testo e regia di Renato Sarti.
Renato Sarti ripercorre la nostra storia recente attraverso i racconti di un uomo mai pentito, per riflettere su quanto razzismo, nazionalismo e xenofobia, siano ancora difficili da estirpare.
a seguire – AperiCena Vegan.
ore 21.30 – ALLA RISCOPERTA DELLE CANTATE DI LOTTA E RESISTENZA con il concerto dei Berretto Frigio.
MARTEDI’ 16 APRILE
presso la Caffetteria “Dell’Amore”, P.le Foro Boario 13, Forlì
serata a cura di EQUAL RIGHTS FORLI’
ore 19 – Aperitivo/Buffet Vegan.
ore 20 – OLTRE L’ANTIFASCISMO.
Come il fascismo discrimina in base ad una presunta superiorità della razza; lo specismo lo fa in base alla specie. L’antispecismo è intrinsecamente antifascista perchè lotta per la libertà di ogni essere vivente e per la fine di ogni discriminazione e sfruttamento.
Riflessioni sull’antispecismo e approfondimento in merito alle infiltrazioni di gruppi di destra nel movimento di liberazione animale. Con la partecipazione dei redattori di “Veganzetta”.
MERCOLEDI’ 17 APRILE
presso lo SPAZIO LIBERTARIO “SOLE e BALENO”
MIMETISMO CULTURALE E REVISIONISMO STORICO: COME RICONOSCERE E
SMASCHERARE I NUOVI FASCISTI.
Una serata che si pone l’obiettivo di fare luce sull’attualità politica e l’evoluzione culturale del neofascismo in Italia, a partire dalle molteplici sfumature che ne differenziano i singoli gruppi di appartenenza. Dalle modalità attraverso le quali la propaganda di movimento tenta di adescare nuove giovani leve, paventando un’attitudine rivoluzionaria ed anti-statalista, alle reali finalità di inserimento progressivo nelle meccaniche della politica istituzionale e dei suoi apparati “democratici”. Dalla capacità di mimetizzarsi, in tempi di crisi e confusione ideologica, tra una miriade di movimenti anticapitalisti, riappropriandosi
indebitamente di simboli e valori già da tempo affermati da fazioni di opposta identità politica, al tentativo di sdoganare vecchia propaganda da regime a masse inconsapevoli e addomesticate dai mass-media.
ore 20.00 – Cena vegan
ore 21.00 – presentazione mostra/opuscolo a tema a cura dello spazio libertario “Sole e Baleno”.
ore 21.30 – Presentazione del libro “LE NUOVE CAMICE BRUNE. Il neofascismo oggi in Italia”. ed incontro con l’autore Saverio Ferrari dell’Osservatorio democratico sulle nuove destre.
“Nel neofascismo italiano è in atto un’evoluzione: sempre più marcate si stanno manifestando le tendenze ad assumere o ricercare riferimenti non più solo nel ventennio mussoliniano, ma direttamente nel nazismo”.
GIOVEDI’ 18 APRILE
presso il C.S.A. SPARTACO
ESPERIENZE DI LOTTA ANTIFASCISTA. A COLLOQUIO CON NULLO MAZZESI, PARTIGIANO.
ore 19.00 – Aperitivo e mostra di pittura (N. Mazzesi).
ore 21.00 – Incontro con Nullo Mazzesi, testimonianze dirette di Resistenza e memorie tramandate: la “Settimana Rossa”.
VENERDI’ 19 APRILE
presso il C.S. BRIGATA 36
LA RESISTENZA E’ DONNA.
La lotta partigiana ha contenuto al suo interno esperienze che nel dopoguerra proseguiranno nella lotta per l’emancipazione delle donne. Uno dei primi passi di un percorso ancora lungo da compiere contro quella forma di fascismo tutt’oggi imperante incarnato dal patriarcato, che anche la cosiddetta società antifascista ha perpetrato fino ad oggi.
ore 19.00 – AperiCena vegetariana/vegan.
ore 20.00 – racconti e testimonianze di Resistenza partigiana nell’imolese, con Filippo Servadei, autore della tesi di laurea “Donne Resistenti” e Virginia Manaresi “Gina”, partigiana attiva sin dal 1943 e poi deportata nel campo di concentramento di Bolzano.
a seguire – proiezione del documentario “La mia Bandiera” e incontro con il regista Giuliano Bugani: la lotta di Liberazione ha rappresentato per molte donne una presa di coscienza della propria condizione, un’assunzione di responsabilità e ruoli che andavano oltre la sfera domestica a cui solitamente erano relegate.
SABATO 20 APRILE
ore 15.30 – concentramento alla stazione dei treni di Forlì.
CORTEO ANTIFASCISTA ATTRAVERSO FORLÌ, CITTÀ CHE STA
RI-FACENDO DEL FASCISMO LA PROPRIA ATTRATTIVA TURISTICA.
Monumenti storici e architettura del ventennio, mostre ed esposizioni strettamente legate agli anni del regime di Mussolini, nuovi fascisti che rialzano la testa, progetti europei di riqualificazione del fascismo…
LA RESISTENZA NON E’ FINITA!
dalle 19:30 – presso il CSA CAPOLINEA
DAX. 10 ANNI SENZA TE, 10 ANNI CON TE.
A dieci anni dall’uccisione per mano squadrista del compagno Dax (Davide Cesare) ricordata con la tre giorni di mobilitazioni del 15-16-17 marzo scorso a Milano, incontro con i/le compagni/e dell’Assemblea antifascista milanese e
dell’Associazione “Dax vive”.
INCONTRO/DIBATTITO A TEMA: “FASCISMO E ANTIFASCISMO OGGI”.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “RIOT. STORIE DI ORDINARIA RESISTENZA”
(a cura di Bob Kolp – BePress, 2012)
Milano, Torino, Roma, Napoli, Palermo. Da nord a sud rigurgiti antiautoritari, antifascisti, antisistema. Parole gridate dal cuore della battaglia, tra nemici e sangue versato. La narrazione è memoria generazionale. Riot è il racconto di una
generazione contro.
PROIEZIONE DEI VIDEO “VIVA DAX LIBERO E RIBELLE”, “LA NOTTE NERA
DI MILANO” E “POLIZIA VIOLENTA. I BANDITI NON STANNO A GUARDARE”.
A seguire – AperiCena vegan e concerto dei PESTAFANGO (patchanka popolare da Ferrara) e djset antifà.
DOMENICA 21 APRILE
a cura di EQUAL RIGHTS FORLI’
SUL SENTIERO DELLA LIBERTA’ – Biserno / San Paolo in Alpe.
ore 10 – TESTIMONIANZE E RACCONTI PARTIGIANI. Presso il “Parco 8° Brigata Garibaldi”, Biserno – Santa Sofia – Forlì.
ore 13 – CAMMINATA ATTRAVERSO LUOGHI E RICORDI DELLA RESISTENZA ROMAGNOLA AL NAZIFASCISMO. Pranzo al sacco.
(in caso di pioggia l’iniziativa di questa giornata sarà annullata – per info: 3334278090)
Iniziativa a cura della rete “ROMAGNA MIA” collaborazione informale tra varie realtà da anni attive sul territorio come punto di riferimento per una critica radicale al mondo odierno.
COLL. POL. NUOVE RESISTENZE
nuove.resistenze@libero.it
CSA GROTTA ROSSA
via della Lontra 40, Rimini
www.grottarossa-rimini.it
CCA LUGHE’
via delle industrie 23/2 Lugo
www.myspace.com/franfresca
CSA LA RESISTENZA
via della Resistenza 32, Ferrara
www.laresistenza34.wordpress.com
www.laboratoriosanchopanza.noblogs.org
EQUAL RIGHTS FORLI’
equalrights@inventati.org
SPAZIO LIBERTARIO “SOLE e BALENO”
subb. Valzania 27, Cesena (FC)
spazio.solebaleno@bruttocarattere.org
www.spazio-solebaleno.noblogs.org
C.S.A. SPARTACO
via Chiavica Romea 88, Ravenna
C.S. BRIGATA 36
via Riccione 4, Imola
spaziosocialeimola@libero.it
CSA CAPOLINEA
via Volta 9, Faenza
www.csacapolinea.noblogs.org
SPAZIO LIBERTARIO “SOLE E BALENO” ED EQUAL RIGHTS FORLÌ SU QUANTO RECENTEMENTE ACCADUTO A FORLÌ…
Il 23 novembre 2012, a Forlì, un cospicuo gruppo di individui decide di rimboccarsi le maniche ed entrare in una delle tante proprietà comunali lasciate all’abbandono e al degrado da svariati anni, un edificio di tre piani ubicato in via Maceri 22, in pieno centro storico.
Nasce il MaceriA occupato!
Il proposito iniziale è quello di una 3 giorni di iniziative aperte a tutti per denunciare la responsabilità dell’amministrazione locale in merito al problema degli sfratti e della penuria di spazi sociali in città.
Ma la sorprendente risposta delle innumerevoli persone accorse all’evento, l’appoggio morale di gran parte del vicinato, la solidarietà raccolta in lungo e in largo per le vie della città ed altrove, suggeriscono agli occupanti la strada da intraprendere: non si possono e non si devono restituire quelle mura all’abbandono, occorre resistere ad oltranza e difenderle a denti stretti.
Non si può cedere ai corteggiamenti della giunta comunale e alle minacce della questura, autori di soffocanti norme antidegrado che trasformano ordinanza dopo ordinanza le città in enormi carceri a cielo aperto.
Non importa quanto legale o illegale sia l’occupazione di uno stabile in disuso e la sua restituzione alla fruibilità pubblica, dal momento che la legalità non corrisponde alle reali esigenze delle persone, ma solo agli interessi di pochi.
Perché a Forlì è impellente il bisogno di un luogo fisico in cui rapportarsi in maniera orizzontale, antiautoritaria, liberi da pregiudizi e stereotipi razzisti, lontani da logiche consumistiche e di profitto.
Così iniziano i primi lavori di ristrutturazione atti a rendere vivibile lo spazio, e quelle stanze, vuote e malsane fino a pochi giorni prima, cominciano a pulsare di persone, suoni, immagini, idee. Sempre più individui iniziano a sentirsi a casa.
Chi di noi è passato al MaceriA nel trascorrere dei giorni, ha potuto respirare a pieni polmoni un’aria da tempo dimenticata qui in Romagna, incrociando gente, vivendo momenti di genuina socialità e condivisione disinteressata, attraversando spazi di confronto politico e situazioni di dibattito aperto, partecipando ad assemblee decisionali e ad iniziative pubbliche di ogni tipo.
Un sogno di libertà infinita sfiorato con un dito e messo in pratica nel quotidiano.
Ma un sogno che si infrange, come troppe volte è accaduto da queste parti, per mano di uomini in divisa. L’8 gennaio del 2013. E’ un disco ormai vecchio, di note già sentite fino alla nausea, quello che ancora oggi ci suona il sindaco Balzani al cospetto del muro di cemento che gli operai di turno hanno posto all’entrata del MaceriA: disponibilità al dialogo, apertura alle esigenze della collettività, tentativo di rappacificazione sociale. Parole che non interessano.
Lo Spazio Libertario “Sole e Baleno” di Cesena e l’Equal Rights Forlì sentono l’esigenza di prendere una posizione netta in merito a quanto accaduto, additando pubblicamente le politiche locali per il ruolo rivestito nella chiusura di un altro spazio vitale che va ad aggiungersi alla lista dei tanti sottratti alla lotta nel trascorrere degli anni. Li ricordiamo e li portiamo nel cuore uno ad uno, ed ogni sgombero non fa altro che amplificare in maniera esponenziale l’inimicizia nei confronti delle istituzioni comunali delle nostre città. Avvertiamo il bisogno di manifestare apertamente tutta la nostra solidarietà verso le persone che hanno reso vivo il MaceriA per oltre quaranta giorni, e che ora fuori da quelle mura stanno continuando a portare il MaceriA in strada, accendendo una scintilla di ribellione che un muro di cemento non potrà mai soffocare.
A loro un abbraccio fraterno… MaceriA OVUNQUE!
Spazio libertario “Sole e Baleno”
Equal Rights Forlì